Ci sono tanti modi per inaugurare l’anno nuovo con energie benefiche e propizie, e ognuno di noi ha i suoi riti che provengono da tradizioni familiari e popolari e che si riflettono in determinate pietanze da consumare, nel vestiario da indossare ecc..
Chi mi segue ormai sarà abituato al mio modo di fare un po’ fuori dagli schemi e INFATTI ( 😉 ), vorrei proporvi una sorta di rito volto a scacciare il vecchio e ad aprirsi al nuovo.
Stiamo transitando da un periodo all’altro e da un’energia a un’altra, perché non cambia solo la data del calendario, ma effettivamente cambia qualcosa anche a livello energetico. Questo passaggio, benché non produca particolari effetti concreti dall’oggi al domani, dà vita invece a un lieve cambio di rotta che si manifesterà dapprima in modo graduale, ma poi in modo sempre più forte e assisteremo a una sorta di caos esterno che richiederà da parte nostra massima coerenza e centratura interiore.
Il nuovo anno rappresenta un nuovo inizio, carico di promesse e di possibilità. Purtroppo a volte la vita induce ad assumere una visione abbastanza disillusa del domani, e spesso si tende a vivere questo passaggio pensando che tanto non cambierà nulla, che aumenterà solo la nostra età, e che di fatto ci saranno tante altre battaglie da affrontare. Dopo 2 anni così difficili, poi, non è raro sentire persone che affermano: “prepariamoci a un altro anno di m…”
Io non vivo nel mondo degli unicorni e, credetemi, capisco bene queste sensazioni perché anch’io le ho provate e a volte le vivo ancora quando ho i miei momenti no. Ma se c’è una cosa che ho imparato, è che la vita riserva sempre nuove possibilità e che sta a noi vedere le cose con occhi diversi. I nostri pensieri e le nostre convinzioni sono come profezie pronte ad autoavverrarsi, perché tutto quello che pensiamo produce energia e tende a manifestarsi. Un pensiero non è mai solo un pensiero, e la legge del paradosso afferma che funziona, se ci credi. Perciò se iniziamo a pensare che sarà un anno di m… lo sarà. E saremo proprio noi a renderlo tale, perché ovunque cercheremo segni di conferma. Il nostro inconscio ci indurrà a farlo, diventando il nostro principale “nemico”.
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